martedì 19 maggio 2009

Sapori di Sardegna, arance, mandorle e zucchero fuso sulla pietra

Sabato 23 maggio, ore 21, nuovo incontro con i “Sapori di Sardegna”. Adriana Desogus presenterà e ci farà gustare su gattò de Narcao, un dolce di mandorle che, nel nome, rimanda certamente alla Francia: nel paese transalpino, le gâteau è il “dolce”.

In Sardegna, viene preparato nel periodo invernale in occasione delle festività di fine anno, in alternativa a su pane de sapa, il pane con vincotto.

Su gattò testimonia, nel nome, la sua derivazione “forestiera”, un fascino, quello dell’esotico, a cui anche i Sardi sono sensibili: propensione che conferma la continua ricerca delle cose rare, non facilmente reperibili e, quindi, intrinsecamente “preziose”, come quello di farsi ritrarre - anche nel caso della presentazione dei “Sapori di Sardegna” - con dolci estranei alla recente produzione culinaria isolana.

Infatti, l’immagine ritrae Adriana Desogus con una magnifica gran crostata di frutta fresca “per dare un po’ di colore all’immagine di su gattò ” - così sostiene, proprio Lei - in alternativa al monocromatismo dello zucchero caramellato.

Scorrendo alcune immagini realizzate per presentare eventi analoghi è ben chiaro il ripetersi di scelte simili da parte dei soggetti ritratti.

Quello delle varianti in cucina è un fatto conosciuto, che, spesso, ha dato vita a contaminazioni felici.

Si ritrova lo stesso fenomeno delle "contaminazioni ricercate" nelle varianti di alcune fogge di vestiario, nelle realizzazioni architettoniche o nelle composizioni di giardini con essenze botaniche alloctone.

Emblematica, per quanto riguarda Biella, la città in cui ha sede Su Nuraghe, la realizzazione del parco della Burcina alle pendici dei primi contrafforti alpini, piantumato di rare cultivar di rododendri ed esotiche azalee di varietà e colori diversi.

D’altronde, anche nel caso di su gattò, alle mandorle - ingrediente locale ampiamente diffuso e coltivato nelle varianti dolci/amare - va sommato lo zucchero, in passato ingrediente prezioso, poiché proveniente da paesi extraeuropei: il suo costo si è abbattuto solo con l’introduzione della produzione europea di barbabietola da zucchero.

Anche l’altro ingrediente, l’arancia, indispensabile per spalmare lo zucchero fuso sulla pietra, si coltiva sul territorio isolano solo in epoca recente.

Andando indietro nel tempo, scopriamo che anche la mandorla – ingrediente culinario caratteristico del Mediterraneo - è originaria nell'Asia centrale.