Archiviata l'anteprima del weekend a Mogoro (con
il concerto del trio del pianista cubano Omar Sosa e l'incontro con la
scrittrice spagnola Rosa Montero), Dromos si trasferisce domani (lunedì 30) a
Oristano, la "casa madre" da cui il festival
snoda il percorso della sua
quattordicesima edizione che nei giorni successivi farà tappa anche a
Nurachi e Baratili San Pietro.
Un'edizione che, sotto il
titolo "¡Santa Hispanidad!", propone un viaggio ideale alla ricerca dei legami che uniscono la
Spagna e tante culture del mondo, compresa quella di Sardegna, che hanno conosciuto la
sua dominazione.
La giornata inaugurale a Oristano presenta un
programma all’insegna dell’arte, del cibo e della letteratura. Si parte alle 19, negli spazi
dell’ex Asilo
Sant’Antonio con il taglio
della mostra InCollectionTwo_Periferie
dell’Impero, il
principale apporto delle arti visive a Dromos 2012. Curata da
Ivo Serafino
Fenu, l’esposizione
(visitabile dal lunedì al sabato dalle 10.30 alle 13 e dalle 17 alle 19.30 fino
al 30 agosto), presenta le opere di artisti come
Andrés Serrano, americano di origine onduregna e afro-cubana,
Ale De
La Puente, video-artista messicano,
i cubani Maria Magdalena
Campos-Pons
e Carlos
Garaicoa, Francis Naranjo, originario delle Canarie e
i sardi Paolo Bianchi
e Danilo
Sini.
Ospiti della mostra
anche gli artisti
Salvatore
Garau,
con l'opera
"S'Incontru",
Antonio Amore
e Carlo Contini.
Alle 20 si passa dalle sale al chiostro dell’ex Asilo Sant’Antonio per un incontro letterario che promette di sfatare i cliché sulla tipica scrittura degli autori di quel continente. Ne è protagonista lo scrittore colombiano Santiago Gamboa, profondo conoscitore della cultura e della letteratura ispanofona, che nel suo Morte di un biografo (E/O, 2011) racconta con tagliente ironia tutta sud-americana storie improbabili di personaggi incredibili: dalla pornodiva italiana Sabina Vedovelli, al predicatore evangelico Josè Maturana, passando attraverso una galleria di co-protagonisti tratteggiati in una scrittura densa di rimandi e citazioni letterarie, per un romanzo a metà tra commedia e noir.
Condotto da Gabriella Saba, giornalista che collabora con importanti testate e si occupa da tempo di Sud America e Colombia, l’incontro con Gamboa è il secondo appuntamento della rassegna di libri e scrittori ¡Hispanidad libre!, organizzata dall'associazione culturale Luna Scarlatta, che nei giorni successivi ospiterà autori come Ignacio Martínez de Pisón, Danilo Manera, Susana Fortes, Giovanni Maria Bellu, Paolo Maccioni, Mariangela Sedda.
Il finale di serata è all’Hotel Duomo (in via Vittorio Emanuele 34). Qui, alle 22, è prevista l’inaugurazione di “Sarda Hispanidad”, mostra che propone (fino al 30 agosto, tutti i giorni dalle 10 alle 21) le opere dei fotografi (Gianluca Ledda, Michele Mereu, Stefano Orrù, Matteo Pettei, Chiara Schirru, Barbara Serra, Matteo Setzu, Alessandro Tocco, Stefania Urru e Stefano Zaccheddu) che hanno partecipato al concorso collegato a Dromos e riservato a chi, su Facebook, postava immagini raffiguranti le tracce dell'hispanidad in Sardegna. In contemporanea al vernissage, Mesa Preparada: un evento di cultura culinaria sulle tracce musicali selezionate dal dj-food Corrado Casula evocanti "Suoni e sapori alla corte del Remix di Spagna", unite alla degustazione di cibi e vini sardi ereditati dagli antichi dominatori iberici ed entrati a far parte della nostra cultura e delle nostre abitudini.
Alle 20 si passa dalle sale al chiostro dell’ex Asilo Sant’Antonio per un incontro letterario che promette di sfatare i cliché sulla tipica scrittura degli autori di quel continente. Ne è protagonista lo scrittore colombiano Santiago Gamboa, profondo conoscitore della cultura e della letteratura ispanofona, che nel suo Morte di un biografo (E/O, 2011) racconta con tagliente ironia tutta sud-americana storie improbabili di personaggi incredibili: dalla pornodiva italiana Sabina Vedovelli, al predicatore evangelico Josè Maturana, passando attraverso una galleria di co-protagonisti tratteggiati in una scrittura densa di rimandi e citazioni letterarie, per un romanzo a metà tra commedia e noir.
Condotto da Gabriella Saba, giornalista che collabora con importanti testate e si occupa da tempo di Sud America e Colombia, l’incontro con Gamboa è il secondo appuntamento della rassegna di libri e scrittori ¡Hispanidad libre!, organizzata dall'associazione culturale Luna Scarlatta, che nei giorni successivi ospiterà autori come Ignacio Martínez de Pisón, Danilo Manera, Susana Fortes, Giovanni Maria Bellu, Paolo Maccioni, Mariangela Sedda.
Il finale di serata è all’Hotel Duomo (in via Vittorio Emanuele 34). Qui, alle 22, è prevista l’inaugurazione di “Sarda Hispanidad”, mostra che propone (fino al 30 agosto, tutti i giorni dalle 10 alle 21) le opere dei fotografi (Gianluca Ledda, Michele Mereu, Stefano Orrù, Matteo Pettei, Chiara Schirru, Barbara Serra, Matteo Setzu, Alessandro Tocco, Stefania Urru e Stefano Zaccheddu) che hanno partecipato al concorso collegato a Dromos e riservato a chi, su Facebook, postava immagini raffiguranti le tracce dell'hispanidad in Sardegna. In contemporanea al vernissage, Mesa Preparada: un evento di cultura culinaria sulle tracce musicali selezionate dal dj-food Corrado Casula evocanti "Suoni e sapori alla corte del Remix di Spagna", unite alla degustazione di cibi e vini sardi ereditati dagli antichi dominatori iberici ed entrati a far parte della nostra cultura e delle nostre abitudini.
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