sabato 7 novembre 2009

In Sardegna GAMES con Enzo Favata e Anja Lechner

“Games”: per il quartetto di Enzo Favata concerto ad Oristano e poi la registrazione per l’etichetta ECM

Il quartetto acustico formato dal sassofonista Enzo Favata con la violoncellista Anja Lechner, il chitarrista Marcello Peghin, il batterista U. T. Gandhi

sarà ad Oristano l’8 novembre al teatro Garau (ore 20.00). Il concerto prelude alla registrazione in studio nei prossimi giorni per la prestigiosa etichetta tedesca ECM.

Si conoscono da molti anni i componenti del quartetto “Games”, pur provenendo da formazioni e geografie musicali distanti: il sassofonista e compositore Enzo Favata, da sempre impegnato in percorsi di ricerca e di incontro tra linguaggi musicali differenti, ha elaborato una cifra stilistica tra le più originali nel panorama italiano; il chitarrista Marcello Peghin, fuoriclasse della chitarra a 10 corde, con una tecnica e maestria paragonabili ad Egberto Gismonti, da vent’anni accanto a Favata nelle numerose produzioni e tournées internazionali; il batterista friulano U. T. Gandhi, uno dei più noti e richiesti drummer tra musica colta e jazz europeo, ha collaborato con artisti come Enrico Rava e Dino Saluzzi. Il quartetto è completato dalla violoncellista tedesca Anja Lechner, tra le più affermate in Europa nel campo della musica classica contemporanea e jazz, artista di punta della new series dell’ etichetta tedesca ECM.

Ed è proprio per la prestigiosa ECM di Manfred Eicher che il quartetto “Games” registrerà il suo primo disco, nei prossimi giorni presso il celebre studio Artesuono di Udine. I quattro artisti si trovano in questi giorni in Sardegna per la messa a punto della musica elaborata nel corso di diversi anni di incontri e concerti, un mix davvero speciale e raffinato in equilibrio tra jazz contemporaneo, musica colta, anima latina e verve mediterranea, dove il lirismo degli strumenti melodici trova un felice contrappunto nelle tessiture armoniche e ritmiche. Una musica di grande intensità e poesia affidata a quattro grandi interpreti del jazz contemporaneo, che si potrà ascoltare dal vivo al Teatro Garau di Oristano questa domenica, 8 novembre, alle ore 20.00 (ingresso 10€, prevendita presso il botteghino del Teatro, tel. 0783 78886).

Video Sardegna Turismo

Enzo Favata sassofono soprano, clarinetto basso, clarinetto contralto, duduk, benas

Anja Lechner violoncello

Marcello Peghin chitarra 10 corde, viola caipira

U. T. Gandhi batteria e percussioni

giovedì 5 novembre 2009

Carmen Consoli torna in Sardegna


Carmen Consoli, la cantautrice e musicista catanese tra le più amate in Italia e all’estero, a distanza di tre anni dall’ultimo album “Eva contro Eva” fa ritorno in Sardegna con una tournèe teatrale in cui oltre ai suoi grandi successi presenterà il nuovo discoElettra”, appena pubblicato e anticipato dal singolo “Non molto lontano da qui” uscito nelle radio il 9 ottobre. Un nuovo tour che partirà i primi di gennaio del 2010 da New York e proseguirà fino ad aprile, nella cornice unica e suggestiva dei teatri più importanti d’Italia con un concerto “super acustico” di grande intensità, accompagnata da Massimo Roccaforte alla chitarra, Santi Pulvirenti, chitarra, Puccio Panettieri alla batteria, Marco Siniscalco al contrabbasso, e un quartetto d’archi.


Tre le date sarde organizzate da Sardegna Concerti con le Ragazze Terribili e l’Associazione Agorà che avranno inizio tutte alle ore 21,00: l’8 febbraio al Teatro Lirico di Cagliari; il 9 febbraio al Teatro Tonio Dei di Lanusei e il 10 febbraio a Sassari, al Teatro Verdi, appuntamento quest’ultimo inserito nel Festival Abbabula. I biglietti in prevendita per tutti e tre concerti saranno già disponibili a partire da giovedì 5 novembre presso il circuito nazionale Green Ticket (interi da 42€ a 18€) a Cagliari presso Sarconline, via Sulis 41 – tel. 070/684275, il Box Office di v.le regina Margherita 43 – tel. 070/657428, a Sassari presso TICKETOK tel. 079/2822015 e presso i consueti punti vendita del circuito regionale. Per ulteriori informazioni: tel. 070/684275. Prenota ora le tue vacanze Sardegna.


Elettra”, uscito con l’etichetta Polydor/Universal, a soli pochi giorni dalla pubblicazione ha già raggiunto il primo posto nella classifica di iTunes. I dieci brani inediti di queste ballad romantiche, rock, dalle atmosfere rarefatte dei Balcani e del Nord Europa, sudamericane, mediterranee e siciliane, riconfermano Carmen come un’artista sempre più creativa e coraggiosa e in un momento di grande ispirazione. Trame acustiche raffinate, impregnate dal sentimento dell’immediatezza, ancora una volta esaltate dalla sensibilità dei testi e delle melodie ricercate e personali, o impreziosite da ospiti prestigiosi come il duetto con il conterraneo Franco Battiato nel brano Marie ti amiamo che gioca sulle radici linguistiche arabe, francesi e italiane. Una finestra che si apre verso la parte più profonda e a tratti dolorosa dell’essere umano, alla costante ricerca della sua storia psicologica ed emotiva, e all’esterno, verso la società. Un album di classe, di così grande eleganza, non poteva che trovare nella suggestione e nell’intimità dei teatri il giusto contesto per la parte live.


L’amore, declinato nelle sue tante forme, ritorna. Anche in questo caso però si tratta di una ricerca che prende in considerazione mille maschere ed altrettanti modi di essere del sentimento. I ruoli e le passioni si rincorrono attraverso le canzoni fino a vestire i panni della vittima, l’assassina, la straniera. L’amore paterno, filiale, quello mercenario o incestuoso, come nel brano ”Mio Zio”, una storia di abuso in famiglia su una minore, oppure l’amore passionale e romantico. Il concept dell’album chiarisce già dal titolo il punto di vista al femminile che si ispira alla mitologia greca: Elettra, come la figlia di Agamennone e Clitennestra, che istiga il fratello a vendicare la morte del padre provocata dalla stessa madre e dal suo amante Egisto. Elettra è una eroina borghese, pazza sanguinaria, matricida e poi, ancora, rivale della sua stessa madre, una figura femminile dal forte potere simbolico dietro alla quale si nasconde l'amore, in tutte le sfaccettature, vero protagonista dell'intero album.


Come raccontano le note di presentazione del disco: “Scegliere il nome di una donna come titolo di un album significa rivolgerle una richiesta precisa, simile all’invocazione delle muse nei poemi classici, affinché si faccia avanti per raccontarci la sua storia. Se Elettra decidesse ad un tratto, senza alcun preavviso, di arrivare fino a noi, concedendosi un viaggio nei nostri poco confortevoli giorni, che cosa avrebbe da dirci? Lei che è stata protagonista assoluta dei sogni dei più grandi drammaturghi greci, Sofocle, Euripide ed Eschilo. Passata in punta di piedi attraverso le sale d’attesa della psicanalisi moderna e le teorie di Jung che la misero sul lettino accanto al suo fratello Edipo. Una figura del genere, al tempo stesso prefigurazione e compimento di idee sempre nuove, che abiti sceglierebbe di indossare? Quale messaggio ci affiderebbe? Elettra potrebbe essere la prostituta protagonista di una canzone. Donna dunque e mestierante. Attrice del sesso a pagamento. Oscar Wilde diceva che è sufficiente dare una maschera ad un uomo affinché egli ci dica la verità. Nel caso di Elettra basterà la “cipria abusata nella penombra” mentre negli occhi riverberano i “bagliori della strada”.

domenica 1 novembre 2009

Le opere di Marcello Fois a Su Nuraghe di Biella

“Per essere moderni bisogna essere davvero antichi”

Venerdì 6 novembre, alle ore 21, nelle sale di via Galileo Galilei, 11, a Biella, nuovo appuntamento con i libri.

Sarà il Prof. Roberto Perinu a presentare nelle sale di Su Nuraghe le opere di Marcello Fois che, con il romanzo “Stirpe” (Einaudi 2009), “squaderna il Novecento con una forza poetica e infallibile”.

Si tratta di un libro che - in un solo sguardo - abbraccia storie piccole e grandi, avvolte nella luce calda dei ricordi dell’infanzia, velata dalle ombre fitte dell'età adulta.

Marcello Fois, uno dei pochi scrittori italiani contemporanei conosciuto fuori dall’Italia, che ha ampiamente utilizzato nelle sue opere la lingua materna, con Stirpe sceglie di ridurre l’uso della lingua sarda nel suo narrare: "C'è stato un momento in cui era importante scrivere con un corposo ricorso alla limba" - afferma - "serviva ad attestare un momento di autocoscienza e a testimoniare il tentativo, anche in narrativa, di superare il sentimento di vergogna che da sempre segue come un'ombra i sardi”.

Un senso di inferiorità che in maniera più o meno forte accomuna alcuni popoli “minori”. “Ora - prosegue Fois - bisogna andare oltre, non farsi imprigionare in quello che altrimenti diventerebbe un manierismo provinciale".

In Stirpe, lo scrittore sceglie di raccontare la storia dei Chironi, ambientata nella Nuoro fine Ottocento, con protagonista una famiglia nuorese possidente: signori della terra e delle bestie.

Mantiene in secondo piano, quasi come sfondo, l’ambiente agropastorale, soffermandosi sui “traumi e gli entusiasmi della prima vita in Sardegna nel contesto urbano”, preferendo osservare con occhio disincantato quello che oggi siamo. L’Autore parte da un passato necessario, accettandone le sciagure, poiché “Per essere moderni bisogna essere davvero antichi”, ricordando, infine, che “non c'è genia, da che mondo è mondo, che sia nata forte e invincibile se nutrita di lacrime”.

Cordialmente, Battista Saiu

Marcello Fois

Nasce a Nuoro nel 1960. Vive e lavora a Bologna.

Autore e scrittore teatrale, sceneggiatore per la televisione - suo è “Distretto di polizia” - e, per il cinema: “Ilaria Alpi. Il più crudele dei giorni”.
Molto ricca la produzione letteraria: Ferro recente,1992; Picta,1992; Meglio morti, (1993); Falso gotico nuorese, (1993); Il silenzio abitato delle case, (1996); Gente del libro (1996); Sheol, (1997); Nulla, (1997); Sempre caro, (1998); Gap, (1999); Sangue dal cielo, (1999), Dura madre (2001), Piccole storie nere (2002); L'altro mondo (2002;), Materiali (2002); Tamburini, (2004), Memoria del vuoto, (2006), L'ultima volta che sono rinato, (2006), In Sardegna non c'è il mare, (2008).

Infine, l’ultima opera (2009): Stirpe.

Roberto Perinu

Tra i fondatori del Circolo Su Nuraghe, di cui ha ricoperto, in passato, anche la carica di vice presidente,
è rappresentante di base del circolo stesso.

Da sempre, partecipa all’assegnazione delle borse di studio annuali per la scuola dell’obbligo distribuite da Su Nuraghe.

È stato presidente dell’Università Popolare di Biella dal 1997 al 2001, istituzione con la quale collabora tutt’ora.

Insegnante a riposo, dopo trent’anni di carriera nella scuola media, attualmente è docente di sanscrito e di teoria della musica indiana al Conservatorio di Vicenza.

Ha collaborato col CESMEO (Centro piemontese di studi indologici avanzati) fondato a Torino dal prof. Oscar Botto.

È presidente e fondatore di Orientalia Bugellae (IstitutoBiellese per l’Oriente).

Per l’occasione, la Libreria Vittorio Giovannacci di Biella allestirà a Su Nuraghe una postazione con le opere di Marcello Fois.