domenica 30 maggio 2010

Nuovo "colpo" di Marc Coma, che prende le... distanze dalla concorrenza

San Teodoro, 30 maggio 2010.

Terza tappa, 311 chilometri, e due speciali molto impegnative, soprattutto per la navigazione. I piloti lasciano a malincuore il bivacco di Teulada alle prime luci del giorno e si lanciano nel doppio impegno che prevede due tratti cronometrati, di 113 e 60 chilometri rispettivamente, che separano dall'arrivo situato a Muravera.

Due i protagonisti del giorrno: Nicolò Pietribiasi e Marc Coma. Il pilota italiano, che in un primo tempo neanche voleva partecipare alla "sua" gara moniale, ha vinto in modo impeccabile la prima prova speciale, con una sorprendente autorità e senza commettere il minimo errore. Pietribiasi ammette che, partendo indietro rispetto ai primi, ha avuto la fortuna di trovare la pista in parte tracciata, ma osserva anche che il vantaggio si è presto trasformato in incertezza allorchè, a causa dei molti errori commessi dagli avversari partiti prima di lui, ogni bivio riportava segni di pneumatici in tutte le direzioni. È stato allora che il vicentino ha "giocato il jolly". In una nota particolarmente "compromessa" dalle tracce ha scelto l'opzione di andare a vedere due note più avanti sul suo road book. Questa inbdicava una direzione "verso il mare", così Pietribiasi, senza alcuna esitazione, ha preso l'unica decisione coerente con il "libro della rotta". Poco più avanti, finalmente, si è reso conto di aver operato la scelta giusta, e gli avversari erano omai lontani dietro a lui. È la sua prima vittoria Mondiale, un'emozione che il pilota non ha saputo contenere e che si è liberata in un lungo pianto all'arrivo di tappa. Prenota ora le tue vacanze in Sardegna!

Marc Coma è stato, invece, il più veloce nella seconda speciale della giornata. Con il terzo successo personale lo spagnolo porta a due il numero delle tappe vinte. Pietribiasi è il "vice" campione della terza tappa del Sardegna Rally Race e, con un secondo ed un terzo posto, Jordi Viladoms si ripropone per il ruolo di antagonista alla corsa, in questa fase solitaria, dell'ex compagno di squadra.

Marc Coma, infatti, incrementa sensibilmente il vantaggio sui diretti inseguitori nella classifica generale, che lo vede al comando con un lago margine. Il ritardo del secondo nella classifica generale provvisoria, Andrea Mancini, è di oltre otto minuti e Despres, che scende di nuovo in terza posizione, è ormai a quasi dieci minuti dal leader. Il campione in carica del Sardegna Rally Race è rimasto nella "rete" delle piste del poligono militare di Tulada, ed ha commesso un altro errore anche nella seconda speciale della terza tappa.

lunedì 12 aprile 2010

Greenpeace sul parco marino delle Bocche di Bonifacio

ROMA, 12 aprile 2010 - Greenpeace accoglie con soddisfazione la dichiarazione d’intenti firmata dal Ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e dal Ministro per l’Ecologia francese, Jean-Louis BORLOO, sul parco marino delle Bocche di Bonifacio. «Ci sono voluti più di sei mesi perché i ministri rispondessero alla chiara volontà delle comunità locali di proteggere quest’area – sostiene Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace - Ci auguriamo che non si tratti solo di una promessa, ma che questo progetto si traduca presto in una reale tutela dell’area, a partire dal divieto del transito di imbarcazioni con carichi pericolosi».

Durante il 28° vertice italo-francese, i Ministri dell’Ambiente italiano e francese si sono finalmente impegnati ufficialmente a rilanciare il processo di creazione di un parco marino nello stretto che divide Corsica e Sardegna, come richiesto lo scorso agosto nell’appello lanciato a bordo della nave ammiraglia di Greenpeace, la Rainbow Warrior, da amministratori di Sardegna e Corsica.

Creare un parco marino non basta. Quest’area di incredibile valore ecologico e paesaggistico è costantemente sottoposta al rischio di un disastro ambientale. Nelle Bocche di Bonifacio transitano ogni anno più di tremila imbarcazioni cargo, di cui il dieci per cento trasporta sostanze pericolose.
«Il transito di navi con carichi a rischio battenti bandiera italiana e francese è già stato vietato. Se veramente i ministri hanno a cuore la tutela di quest’area è importante che presentino alla prossima riunione dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) che si terrà in autunno, una proposta congiunta per inserire lo stretto nell’elenco delle Aree Marine Particolarmente Sensibili (PSSA)» aggiunge Monti.

Le Bocche, inoltre, dovrebbero godere di speciali misure di gestione essendo all'interno del Santuario dei Cetacei "Pelagos”. Purtroppo da anni Greenpeace denuncia lo stato di degrado del Santuario. Nulla è stato fatto per proteggere le popolazioni di balene e delfini che lo abitano, e addirittura il Ministero dell’Ambiente Italiano vi ha autorizzato la costruzione un sito industriale.

«A marzo avevamo protestato contro la costruzione del rigassificatore fuori Livorno, chiedendo al Ministro un incontro per discutere concreti piani di tutela per il Santuario. Anche se l’On. Prestigiacomo non ha risposto a Greenpeace, l’incontro con la Direzione Generale del Ministero sembra aver finalmente sbloccato la situazione. Impegnandosi a proteggere uno dei punti critici del Santuario, l’Italia dimostra di voler fare un primo passo nella giusta direzione. Speriamo che non sia il solo» conclude Monti.

Briefing Bocche di Bonifacio:
http://www.greenpeace.org/italy/ufficiostampa/rapporti/bocche-bonifacio