Convegni, incontri con esperti e degustazioni a base di Cannonau,
l'omologo spagnolo Garnacha Tintorera, il Bovale, la Cariñena, il nostrano Carignano
e altri ancora. Per tre giorni Villa
Muscas in via Sant'Alenixedda a Cagliari, diventa il crocevia di una
riflessione a più voci sulla storia, le origini, le tecniche di produzione del
vino di due regioni dalla comune matrice
latina: la Castilla-La Mancha, patria nella Spagna centrale del leggendario Don
Chisciotte e la Sardegna.
Saranno gli accoglienti spazi dell' antica Regia Scuola di
Viticoltura ed Enologia i palcoscenici prescelti per la kermesse vitivinicola
dal titolo “Forum Hispano - Sardo sullacultura del vino”, in programma da venerdì
16 a
domenica 18 novembre.
L'iniziativa è stata progettata dall'Associazione culturale
Caribe, presieduta da Roberto Intina, l'Associazione Hispasar composta da soci
spagnoli e sardi e l'iberica Dabo con la collaborazione di Villa Muscas, il
Comune di Cagliari ed il patrocinio dalla Presidenza della Provincia di
Cagliari e la Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna. I momenti degli
assaggi e delle degustazioni sono a cura della sezione cagliaritana Onav, l'Organizzazione nazionale assaggiatori di
vini.
Il programma delle tre giornate con le mattine riservate
alle conferenze e alle testimonianze, il pomeriggio alle esposizioni di vini e prodotti,
si apre venerdì 16 novembre alle ore 11 con il saluto delle autorità a cui
faranno seguito le relazioni tenute da esperti del settore sardi e spagnoli. Dalle
11,30 alle 12,30 sarà il turno delle esperienze dei singoli produttori di vini isolani
e iberici, alle 13,30 assaggi di specialità gastronomiche con l'abbinamento dei
vini suggeriti da enologi. Il pomeriggio si riprende alle ore 16 con le visite
agli stand esposizioni dei prodotti delle cantine per assaggi e degustazioni
dei prodotti esposti.
L'evento mette a confronto sei cantine sarde individuate
nel vasto panorama delle eccellenze isolane e altrettante 'bodegas' della Manchuela,
una delle zone più produttive in ambito vitivinicolo de La Mancha. Gli obbiettivi?
Rilanciare sul mercato prodotti di ottima qualità troppo spesso offuscati da
marchi noti e maggiormente pubblicizzati di altre regioni italiane e spagnole.
Ancora porre le basi per un progetto futuro tra le due regioni legato allo
sviluppo dell'offerta enoturistica.
Per approfondire il tema della viticultura e promuovere
questo settore così importante per le economie dei due paesi che vantano
tradizioni millenarie, ogni cantina con i rispettivi proprietari, enologi e
presidenti si sofferma su un argomento specifico legato al proprio territorio
di produzione e alla storia della cantina. Ma a far sentire la loro
"voce" saranno soprattutto i vini con le proprie fragranze, colori e sfumature.
La aziende sarde individuate a partecipare alla kermesse
sono: “La Cantina di Santadi” del presidente Antonello Pilloni con i grandi
rossi Terre Brune, Rocca Rubia, Araja, Grotta Rossa, Antigua, il cannonau Noras
a cui si accostano i raffinati bianchi Villa di Chiesa, Cala Silente, Pedraia, Villa
Solais, Latinia. “La vitivinicola Roberto Zarelli di Magomandas”
nell'oristanese con la produzione delle pregiate malvasie, Inachis, Tur,
Licoro, Sa Costa e lo Spumante Malvasia. Tra le eccellenze dei vini sardi sono
rientrati anche i prodotti della “Azienda agricola e fattoria didattica
Tramatza della Famiglia Orro” che presenta i suoi fiori all'occhiello:
Crannatza, il vino dalla uve del ceppo della Vernaccia di Oristano e ancora
l'omonima grappa, il rosato Zenti Arrubia e il rosso Spinarba. Dal territorio
di Usini nel nord Sardegna, arriva la “Cantina Chessa” con le varietà di
vitigni tipici della zona e cala i suoi quattro assi, Cagnulari, Kentales,
Lugherra e Mattariga.
Stando ancora sul capo di sopra, punta tutto sul bianco
Poesis la “Cantina di Domenico Cau di Bonorva”. La parata di vini sardi si
completa con una raffinata selezione della "Cantina Gostolai" di
Oliena con i bianchi Dolce Cantico,
Gostolai, l'abbardente Spiritu Lughe Fogu, il pregiato Su Gucciu, il Nepente,
Medas Annos, i rossi Puer sed formosus, il cannonau Sonazzos, Rosadu, il
vermentino Incantu e altri ancora di una delle più rinomate aziende vinicole
dell'isola.
Ma la kermesse sarà l'occasione anche per mettere in
evidenza le radici comuni e il filo rosso che lega tradizioni e usanze del
paese iberico e della Sardegna. Regione dove si hanno tracce della vite già dal
periodo nuragico e per di più, sulla Carta de Logu di Eleonora d'Arborea c'è
testimonianza in un articolo specifico, del divieto della “mala coltivazione”
dei vigneti.
A partecipare a questo ideale gemellaggio sono state invitate
tra cantine e consorzi di aziende sei realtà spagnole: la “Cooperativa agricola
San Antonio Abdad”, di Villamalea (Albacete) con i suoi vini, Altos Del
Cabriel, Viñamalea, Gredas Viejas, Providencia, Kylix e Flor Del Paraiso. La bodega “Vitivinos” D.O.
Manchuela (Albacete) con i vini Azua e Flor Del Paraiso. L'azienda di Valero
Quilez, di Alarcon, (Cuenca - Spagna) con Finca, Monte De Las Mozas e Kernos.
Inoltre sempre dalla zona di Albacete la 'Finca' Santa Rosa Agricolas di
Almansa con i rossi Matamangos e Gabi De 9. Santa Margherita Chiudono il parterre delle aziende iberiche la
bodega "Santa Margherita" e “Fontana” di Fuente del Pedro (Cuenca) con le
etichette Fontal e Quercos.
A far da corollario alle conferenze ci saranno intermezzi eno-gastronomici
con assaggi di insaccati, formaggi, conserve alimentari, prodotti sott'olio,
realizzati attingendo alla sapienza storica delle rispettive regioni. Di particolare
interesse sarà il singolare corso-dimostrazione sul taglio a mano del prosciutto
a cura del noto esperto spagnolo, il maestro Joaquim De La Calzado ed
inoltre le degustazioni delle prelibatezze tipiche del territorio di Albacete
offerte dalla ditta “Disgavi
SL” Gran Gourmet Jamones Gabaldón.
Per la Sardegna oltre ai titolari e rappresentanti delle
aziende locali, intervengono alle conferenze l'ex assessore alla Cultura del
Comune di Cagliari Giorgio Pellegrini sui “Rapporti storici tra Sardegna e
Spagna”. Di particolare interesse sono le due relazioni tenute dal noto enologo
Enzo Biondo sui temi “Territori e biodiversità vitivinicola della Sardegna nel comparto
agro – alimentare” e “Il vino Cannonau nella storia e nella cultura del popolo
sardo”. Altro argomento di grande
interesse trattato da Davide Orro della cantina Orro, "La
Multifunzionalità nell'azienda agricola: un' opportunità di vita per le piccole
imprese".
Sul versante degli ospiti stranieri si annotano José Maria
Rodenas, Presidente della Asociación Mico-Vitis e grande conoscitore della
cultura del vino e in particolare della produzione della regione de la
Mancha, Juan Miguel Cebrian Jimenez Presidente
de la Denominación de origen Manchuela, viticultore e vicepresidente de ASAJA (Asociación
Agraria de Jóvenes Agricultores), il dirigente del Centro Comercial y de Ocio
Imaginalia C.O.C. Berta Martinez affronterà il tema "Centri commerciali
come settori dinamici della produzione locale". Enrrique Lopez De Coca, Direttore
dell'azienda di import-export Novartis Trading sul tema "Canali
commerciali e mercato Asiatico" infine il docente di antropologia sociale
dell'Università Cattolica di Murcia Manuel Luna Sampeiro con la relazione dal
titolo "Il vino come colonna vertebrale del territorio".
Info:
Associazione culturale Caribe
Roberto Intina: mobile +39 393 9432 276
Nicola Melis:
mobile +39 393 1948 383
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